L'Archiano - cenni generali su questo torrente del Casentino Toscana - di Valter Ceccherini

09.04.2013 22:44

 

 

L'Archiano

Gambero di acqua dolce

 

 

ARCHIANO (torrente).

Provincia di Arezzo Nasce dal Passo dei Mandrioli (m 1267).

Affluente di sinistra del fiume Arno a Bibbiena. Costeggiato dalla SS. 71 (Umbro-Casentinese-Romagnola). Suo affluente di sinistra è il rio di Gressa.

Scendendo fino in località Bibbiena Stazione confluisce nel fiume Arno.

 

Lunghezza in kilometri:(km)18
Portata metri cubi secondo:(m³/s)

 

Questo torrente viene citato e reso celebre nel mondo dal poeta Dante Alighieri nella Divina Commedia in cui lo stesso lo definisce “L'Archian Rubesto”.

 

Attualmente in questo torrente vi sono tre centrali idro elettriche ubicate tra il Paese di Partina e quello di Soci.

La prima, quella più antica venne costruita alla fine del XIX secolo per garantire energia elettrica al neonato Lanificio di Soci ed è rimasta in funzione fino agli anni '60 – '70. Poi, dopo un lungo periodo di fermo, questa è stata riattivata intorno al 2009 da un imprenditore privato fiorentino ed è tutt'oggi in funzione con una potenza di circa 1 Mega Watt.

Le altre centrali, sempre con pescaggio in questo torrente, sono ubicate rispettivamente, presso la tenuta agricola dei monaci camaldolesi della Mausolea, anche in tal caso trattasi di un recente ripristino della stessa per conto di alcuni imprenditori privati casentinesi e degli stessi monaci. L'altra, quella più vicino al paese di Soci si trova dirimpetto alla diga di S.Giorgio lungo il corso dell'Archiano ed è proprietà di n imprenditore locale che l'ha costruita ed attivata da circa una decina di anni.

 

Tra le leggende più famose relative all'Archiano e la sua valle è da ribadire quella del Badalischio di Gressa che, si narra dalle leggende degli avi, usufruisse dello stesso torrente come suo habitat naturale.

 

Nella storia di questo torrente, si ricorda tristemente la strage compiuta dalle truppe Nazi Fasciste durante il secondo conflitto mondiale, quando, il 13 Aprile del 1944 nei pressi della Madonnina di Partina, vennero trucidate ben otto persone tra cui alcuni bambini.

 

Oggi nel basso Archiano, quello tra Partina e Soci, sono in molti tra adulti e bambini a servirsene durante il periodo estivo come luogo di balneazione. Questo, virtù delle sue capienti dighe formatesi grazie alle briglie di contenimento costruite durante l'epoca fascista.

L'Archiano è inoltre un ottimo torrente per la conservazione e la pesca di numerose specie ittiche autoctone del Casentino come: Trote fario, ghiozzi, lasche e gamberi di acqua dolce.

 

di Valter Ceccherini

 

La diga del Poro Adamo

                                                                                                                       acque dell'Archiano

La Pescaia di Partina

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