Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi: AUMENTANO LE PRESENZE TURISTICHE NELLE AREE PROTETTE - Comunicato PNFC -

27.11.2013 11:24





AUMENTANO LE PRESENZE TURISTICHE NELLE AREE PROTETTE

 

 

La domanda del turista è orientata alla natura e alle tradizioni locali,

anche l’Appennino che verrà vi pone attenzione

 



“Oltre 101 milioni di presenze turistiche nei parchi italiani, con una
crescita del 2% l’anno, quasi il doppio dell’aumento registrato dal
turismo in Italia nell’ultimo anno. Il valore della partita del turismo natura
nel nostro paese è stato pari a 10,9 miliardi di euro, con una crescita del
3% rispetto al 2012.

E non finisce qui, perché il Parco Nazionale delle
Foreste Casentinesi risulta tra i parchi più richiesti dai tour operator
nazionali”.


Questo è quanto emerge dal convegno all’orto botanico di Palermo “Parchi
come luogo di incontro tra green economy e green society” che si è
svolto lo scorso ottobre.

Un dato questo che non può che farci riflettere all’indomani degli Stati
Generali delle Comunità dell’Appennino che ha visto nel turismo uno dei
temi presenti sui tavoli di lavoro.

“La promozione turistica – ha commentato il Presidente del Parco
Nazionale delle Foreste Casentinesi Luca Santini – è fortemente incoraggiata dalla
legge quadro, in essa vengono riposte le speranze di sviluppo socio
economico del territorio. In questo senso l’ente deve adottare
strategie e politiche in grado di dare delle risposte. Le nostre azioni saranno
volte a promuovere forme di ecoturismo dove il turista partecipa attivamente
all’ambiente e alle culture locali. Un turismo sostenibile nel rispetto
delle finalità ambientali dell’area protetta, valorizzare non solo gli
aspetti naturalistici, ma coniugarli con gli aspetti antropici
appartenenti all’area protetta e al territorio circostante, e quindi la storia, le
tradizioni, la cultura e le produzioni tipiche devono far parte della
nostra comunicazione turistica”.

Nel documento sul turismo dell’Appennino che verrà emerge che bisogna
partire dall’educazione e dalla formazione proprio delle popolazioni
locali affinché possano intraprendere relazioni comunicative con i turisti. La
comunità deve arrivare alla consapevolezza di essere elemento di
trasmissione di conoscenze, di informazioni, in una parola protagonisti
di una cultura dell’accoglienza. L’esempio delle cooperative di comunità è
sicuramente una formula interessante di coinvolgimento delle popolazioni
locali in attività di accoglienza turistica di natura imprenditoriale.
Solo attraverso il coinvolgimento delle giovani generazioni, studenti,
agricoltori, imprenditori, guide, sarà possibile immaginare il futuro
dell’Appennino.

In questo senso anche Liviana Zanetti, il presidente dell’Apt Servizi
Regione Emilia Romagna, ha ribadito “ L’Appennino che verrà dovrà
essere un
Appennino senza confini che attraverso il camminare, tramite la pratica
del trekking, del godimento lento del territorio consente un approccio
diretto con i diversi ambienti che compongono il variegato paesaggio
appenninico.
Sono tanti i pacchetti e le opportunità per chi ama il trekking, le
escursioni ma anche la pratica sportiva in genere che possono collegare
l’Appennino settentrionale fra Emilia-Romagna e Toscana e le altre
regioni, attraverso ambienti naturali e paesaggi di rara bellezza. Il progetto,
unico nel suo genere in Appennino, è stato esaltato nel corso degli stati
regionali, dove si è rivelata l’importanza della sinergia e della
collaborazione tra i soggetti regionali, gli operatori che operano sul
territorio e il Sistema Parchi e che sono stati determinanti per
l’ottimo risultato raggiunto”.



Ente Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e
Campigna

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